Immaginazione e ricordo, minuziosità esecutiva, sperimentazione e citazioni, sono gli incipit creativi che Luigi Ferrario fa lievitare nei suoi lavori.
Nelle sue opere si legge la tenacia, l’umiltà, l’accortezza, l’impostazione estetica, l’affinità col fare dei pittori antichi, dedizioni infinite tali da crescere solo in chi ha fondatissima inclinazione nel materializzare il sogno nella visione limpida, invenzioni, lavori preziosi a volte dal profumo rinascimentale, opere che fondano i gesti concreti del mestiere con le sottili operazioni mentali.
Lavori che non lasciano indifferenti, dove lo spettatore è costretto a una lettura attenta e all’analisi della soluzione pensata.
Segnalato e premiato piu’ volte e meritatamente, questo pittore dimostra una maniera singolare d’invenzione nonché una tecnica ben esercitata; questa e quella ravvivate da una fantasia che riesce a far lievitare anche la minuziosità esecutiva. Ne derivano scene suggestive e accattivanti, in cui le figure ben definite dominano con una sorta di musicale presenza.